Dragon Ball: 40 anni di emozioni e celebrazioni
Longevo quanto “Beautiful“, l’anime che ha commosso e fatto alzare le mani al cielo di un’intera generazione ha spento ben 40 candeline. Ebbene sì, il tempo sembra volato fra un’onda energetica e l’altra, eppure il mitico “Dragon Ball” non smette di farci emozionare come la prima volta.
Compleanno in grande stile
Compleanno in grande stile per i 40 anni di “Dragon Ball“, che Weekly Shonen Jump di Shueisha ha intenzione di portare avanti pubblicando ogni giorno uno dei rari disegni dell’amato maestro Akira Toriyama. Nella giornata di ieri, 20 novembre 2024, le celebrazioni sono cominciate con la prima illustrazione. Si tratta della bozza della prima pagina del manga in assoluto, prima di essere ufficialmente lanciato dalla rivista nipponica il 20 novembre 1984:
Un anime passato alla storia e diventato un cult per intere generazioni di spettatori in tutto il mondo. Tuttavia, solo un vero fan fa il rewatch dell’intera serie a cadenza regolare e soltanto i più accaniti si riescono a ricordare i dettagli che tutti gli altri hanno dimenticato (come gli stessi autori). Ecco, quindi, 5 dettagli (non così piccoli) che dovresti ricordare se ami “Dragon Ball“.
“Dragon Ball”, il manga che andò controcorrente
Cercheremo di essere brevi, ma 40 anni di storia non sono facili da riassumere in poche righe. Soprattutto perché “Dragon Ball” è stato l’anime che ha rivoluzionato il mondo degli Shōnen – che per chi non lo sapesse significa “ragazzo” e indica la categoria di manga e anime dedicati a un pubblico maschile.
L’ infatti, è ben precisa: andare contro il canone dell’epoca. Negli anni ’80, quasi tutti i fumetti e anime ruotano attorno a un protagonista dall’aspetto molto mascolino: più forte è, più muscoloso deve essere. Viene in mente “Ken il Guerr…”
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