Buoni pasto 2025: nuovo tetto del 5% alle commissioni e impatti per aziende e lavoratori

Novità per i Buoni Pasto dal 2025

Il 2025 segna l’entrata in vigore di importanti novità per i buoni pasto, come stabilito dal via libera definitivo all’emendamento nel decreto legge Concorrenza.

Tetto Massimo del 5% alle Commissioni

Una delle principali modifiche riguarda l’istituzione di un tetto massimo del 5% alle commissioni applicate dalle società di emissione, con un periodo transitorio per garantire una transizione graduale.

Cosa sono e come funzionano i Buoni Pasto

I buoni pasto, noti anche come ticket restaurant, sono benefit offerti dalle aziende per consentire ai dipendenti di fruire di servizi sostitutivi della mensa. Possono essere sotto forma di buoni cartacei o elettronici e permettono di pagare i pasti consumati durante la pausa pranzo presso esercizi convenzionati come ristoranti, bar, mense o supermercati.

Secondo il decreto Ministeriale n. 122/17, hanno diritto ai buoni pasto i lavoratori subordinati, i collaboratori, i titolari di Partita IVA e i lavoratori autonomi, escludendo i liberi professionisti in regime forfettario.

Implicazioni del Tetto del 5% alle Commissioni

Con l’introduzione del tetto massimo del 5% alle commissioni a partire dal 2025, si vuole regolamentare il mercato dei buoni pasto, evitando commissioni eccessive che potrebbero gravare sulle aziende. Tuttavia, l’implementazione di questo limite potrebbe comportare un aumento dei costi per le imprese emittenti, che potrebbero decidere di compensare riducendo i benefici offerti ai dipendenti.

Conclusioni sulle Nuove Regole dei Buoni Pasto

Le nuove regole per i buoni pasto, che entreranno in vigore dal 2025, presentano sia vantaggi che possibili rischi per le aziende e i dipendenti. Sarà fondamentale monitorare l’evoluzione del mercato e valutare gli effetti concreti di queste modifiche una volta che saranno pienamente operative.

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