Il ritorno di Donald Trump: la formazione del nuovo team

Il nuovo gruppo incaricato di implementare il programma politico di Donald Trump sta prendendo forma, con una serie di nomine che hanno già suscitato polemiche. In vista del suo ritorno alla Casa Bianca, previsto per il 20 gennaio 2025, il presidente eletto ha selezionato figure di spicco (ma anche controverse) per ricoprire ruoli chiave nella sua amministrazione.

La strategia di Trump: provocazione e lealtà

Con nomine inaspettate e decisioni che stanno spaccando non solo l’opinione pubblica ma anche il partito repubblicano, Trump si prepara a un ritorno alla Casa Bianca che mescola provocazione e strategia politica. Il fulcro di tutto? La lealtà.

Come evidenziato recentemente dal New York Times, molte delle scelte più radicali e atipiche di Trump sarebbero in realtà dei veri e propri test di fedeltà per il suo partito. La domanda implicita è chiara: sei abbastanza allineato a Trump da appoggiare apertamente posizioni controverse o perfino contrarie alla tradizione del partito?

Tutti i nomi della nuova amministrazione Trump

Segretario di Stato – Marco Rubio

Il senatore della Florida Marco Rubio potrebbe essere il prossimo segretario di Stato, diventando il principale consulente del presidente per le politiche estere e il massimo rappresentante diplomatico degli Stati Uniti nel mondo. Rubio, 53 anni, noto per le sue posizioni dure nei confronti della Cina, ha avuto un passato di rivalità con Trump durante le primarie repubblicane del 2016, ma successivamente ha ristabilito un rapporto di collaborazione con lui.

Se confermato, Rubio sarà il primo latinoamericano a ricoprire questa carica nella storia del Paese. La sua nomina riflette l’intenzione di adottare una linea diplomatica energica, soprattutto nelle relazioni con le grandi potenze globali.

Segretario alla Difesa – Pete Hegseth

Pete Hegseth, conduttore televisivo e veterano senza esperienze politiche pregresse, è stato indicato come segretario alla Difesa. La sua nomina è particolarmente rilevante in un momento di crisi internazionale, con i conflitti in Ucraina e Gaza ancora in corso.

“Pete combatte instancabilmente per i nostri militari,” ha dichiarato Trump, sottolineando il suo supporto alla scelta. Tuttavia, la nomina di Hegseth è stata accompagnata da controversie: nel 2017 era stato coinvolto in un’indagine per presunta aggressione sessuale, anche se non era mai stato accusato formalmente. Hegseth ha negato qualsiasi responsabilità.

Questi sviluppi offrono uno spaccato delle priorità e della strategia di Trump nella formazione della sua squadra di governo, segnalando il desiderio di un mix di alleati fidati e figure mediaticamente rilevanti per i ruoli di punta.

Salute e Servizi Umani – Robert F. Kennedy Jr.

Un altro nome di spicco è quello di Robert F. Kennedy Jr., inizialmente candidato indipendente e poi protagonista di un sorprendente avvicinamento a Trump che ha lasciato di stucco il mondo progressista e persino la sua stessa famiglia. Figlio di Bob Kennedy e nipote di John F. Kennedy, Kennedy Jr. è una figura polarizzante. Trump lo vede come il prossimo Segretario della Salute e dei Servizi Umani, una proposta che ha scatenato forti reazioni nel mondo scientifico.

Kennedy Jr. è famoso per il suo scetticismo verso i vaccini e per le battaglie contro l’industria farmaceutica, rendendolo una scelta che rompe con l’establishment sanitario. Con questa mossa, Trump sembra voler trasmettere un messaggio inequivocabile: il sistema della salute pubblica ha bisogno di essere ribaltato, e Kennedy potrebbe essere la figura più adatta – e più controversa – per guidare questo cambiamento.

Segretario all’Istruzione – Linda McMahon

Linda McMahon, co-fondatrice della World Wrestling Entertainment (WWE) e figura chiave nella transizione di Trump, è stata proposta per il ruolo di Segretario all’Istruzione. Anche la sua nomina ha suscitato polemiche, per via di alcuni scandali che hanno riguardato lei e suo marito.

Alleata di lunga data dell’ex presidente, McMahon ha precedentemente guidato la Small Business Administration durante il primo mandato di Trump e ha sostenuto finanziariamente la sua campagna elettorale con donazioni significative.

Trump, che ha spesso criticato il Dipartimento dell’Istruzione e parlato della possibilità di smantellarlo, ha dichiarato che McMahon sarebbe incaricata di realizzare il piano per “RIMANDARE L’ISTRUZIONE NEGLI STATI UNITI”, enfatizzando il desiderio di decentralizzare il sistema scolastico.

Il ruolo di Elon Musk nel nuovo governo

Elon Musk è stato scelto per guidare il nuovo Dipartimento per l’Efficienza del Governo (Doge), una struttura federale inedita che punta a rivoluzionare il funzionamento della macchina statale. Descritto da Donald Trump come “il Progetto Manhattan della nostra epoca”, il Doge avrà ampi poteri di controllo e razionalizzazione delle spese pubbliche.

Musk sarà affiancato da Vivek Ramaswamy, ex candidato alle primarie repubblicane, per supervisionare i bilanci di tutte le agenzie federali, proponendo tagli immediati e aggirando i tradizionali meccanismi burocratici. L’obiettivo dichiarato è ridurre la spesa pubblica di 2000 miliardi di dollari, quasi metà del budget annuale del governo federale.

L’acronimo Doge, che richiama la criptovaluta Dogecoin sostenuta da Musk, sottolinea l’approccio innovativo e non convenzionale del progetto. Per permettere al CEO di Tesla e X di mantenere il controllo sulle sue imprese private senza violare le regole etiche tradizionali, il dipartimento è stato creato su misura, con una struttura flessibile che esclude i vincoli delle nomine governative classiche. Musk, tra i maggiori sostenitori della campagna di Trump con un contributo di 200 milioni di dollari attraverso un Super PAC, ha dichiarato di voler snellire radicalmente la burocrazia federale.