Rischi per l’amministratore di condominio che non convoca l’assemblea: nessun compenso e revoca

Importanza della convocazione dell’assemblea di condominio

L’importanza della convocazione dell’assemblea condominiale

Uno dei momenti cruciali nella vita di un condominio è la convocazione dell’assemblea da parte dell’amministratore.

Se l’assemblea non viene convocata, possono sorgere serie conseguenze per il condominio.

Obbligo di convocazione annuale

L’amministratore deve convocare almeno una volta all’anno l’assemblea per approvare il consuntivo. In caso di mancata convocazione entro i termini previsti, si verificano determinate conseguenze.

Funzionamento dell’assemblea di condominio

L’assemblea condominiale è l’organo deliberante che prende decisioni importanti per il condominio, come l’approvazione del preventivo e del rendiconto. Le decisioni prese durante l’assemblea diventano obbligatorie per tutti i condomini.

Secondo l’articolo 1130 del Codice Civile, l’assemblea deve essere convocata entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio finanziario.

Modalità di convocazione e contenuto dell’avviso

Esistono diverse modalità di convocazione dell’assemblea, ma l’avviso deve essere inviato a tutti i condomini almeno cinque giorni prima della data fissata, tramite raccomandata A/R, consegna a mano o PEC. L’avviso deve contenere informazioni essenziali come le modalità di partecipazione, l’oggetto dell’assemblea e la data, l’ora e il luogo di svolgimento.

È importante che il luogo dell’assemblea sia facilmente accessibile e non troppo distante per tutti i condomini.

Responsabilità dell’amministratore di condominio

Se l’assemblea non viene convocata, l’amministratore non ha diritto a essere pagato e potrebbe essere revocato dal suo incarico. Il compenso dell’amministratore deve essere deliberato e approvato nell’ambito del bilancio condominiale.

Rischi per l’amministratore in sintesi

In sintesi, l’amministratore che non convoca l’assemblea di condominio rischia di non ricevere il compenso e di essere revocato dall’incarico.

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