L’atteggiamento di “Non una di meno” di fronte alle violenze su donne israeliane

L’8 marzo scorso, durante la manifestazione a Firenze di “Non una di meno”, una donna con un cartello contro gli stupri di Hamas alle donne israeliane fu invitata a tornare a casa per provocazione, secondo le organizzatrici.

La situazione attuale

Oggi, 23 novembre 2024, in vista della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, le attiviste di “Non una di meno” si sono riunite a Roma. Qual è stato il loro atteggiamento di fronte alla tragedia subita dalle donne israeliane?

Decine di donne sono ancora ostaggio di Hamas e coloro che sono riusciti a scappare raccontano di violenze di ogni genere.

Le donne e il tabù degli stupri di Hamas

Nell’8 marzo 2024 a Firenze, la manifestazione di “Non una di meno” ha fatto parlare di sé per un comportamento antisemita evidenziato in un video del Corriere Fiorentino.

La situazione attuale e i momenti di tensione

Otto mesi dopo, durante un’altra manifestazione, il tema degli stupri di Hamas sulle donne israeliane è ancora un tabù. Le femministe presenti non hanno risposto alle domande su questo argomento, manifestando fastidio. Nel frattempo, sventolavano bandiere palestinesi senza focalizzarsi sulle violenze contro le donne.

I momenti di tensione

Sono stati riscontrati diversi momenti di tensione durante la manifestazione, come la bruciatura di una foto del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, coinvolto in una polemica sul patriarcato.

La tensione nei pressi della sede dei Pro Vita

Anche nei pressi della sede dei Pro Vita, si sono verificati momenti di tensione con collettivi studenteschi che hanno cercato di oltrepassare il cordone della polizia per protestare contro l’associazione anti-abortista.