Meloni, Valditara e Roccella: chi è sul banco degli imputati di Non una di Meno | FOTO IN ESCLUSIVA

Proteste a Roma contro le violenze di genere

Cartelloni provocatori e gesti eclatanti hanno caratterizzato la manifestazione di ieri a Roma contro le violenze di genere. Il movimento ‘Non Una di Meno’ ha portato avanti una serie di azioni per denunciare l’inazione del governo e delle istituzioni sul tema. La presidente del Consiglio è stata bersagliata con cori accusatori, mentre il ministro delle Pari opportunità, Eugenia Roccella, è stato criticato per dichiarazioni ritenute offensive. Un momento di particolare tensione è stato l’incendio di una foto del ministro Valditara, accusato di connettere i femminicidi all’immigrazione.

Le contestazioni contro il governo Meloni

Le attiviste hanno criticato il governo Meloni per la sua gestione della violenza di genere e la perpetuazione di una cultura patriarcale. I cartelloni esposti durante la manifestazione hanno denunciato l’incapacità dell’esecutivo di affrontare il problema dei femminicidi e le disuguaglianze di genere. Le istanze delle manifestanti sono state paragonate a una sorta di “caccia alle streghe” come nel Medioevo, in riferimento a un passato oscuro.

La critica alla legge di bilancio

Alcune attiviste hanno sottolineato il legame tra la legge di bilancio e la violenza di genere, definendo le decisioni del governo Meloni come una forma subdola di violenza contro le donne. I tagli ai diritti sociali previsti nella manovra economica sono stati contestati come ulteriori elementi di discriminazione e ingiustizia. L’invito a partecipare alla manifestazione sindacale del 29 novembre è stato lanciato come forma di resistenza e mobilitazione.

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