Tragedia a Nole Canavese

Ieri, 22 novembre 2024, a Nole Canavese, in provincia di Torino, una donna di 34 anni ha annegato la figlia di soli 10 mesi nella vasca da bagno, tentando poi il suicidio tagliandosi i polsi, l’addome e la gola. Questa tragedia, scoperta dal marito al suo rientro dal lavoro, ha sconvolto la comunità, rievocando altri dolorosi casi di infanticidio.

Il dramma di Carola a Nole Canavese

Due bigliettini con scritto “Questa depressione mi sta uccidendo” e “Vivere così non ha senso” sono stati trovati sul tavolo di casa di Carola, la donna che ha commesso l’orrendo gesto. Sembrerebbe che stesse seguendo una terapia psichiatrica e soffrisse di depressione post partum, come riportato dalla nuora al Corriere della Sera. La famiglia e gli amici facevano il possibile per sostenerla e non lasciarla sola.

La tragedia e le conseguenze

All’improvviso, il marito è tornato a casa prima del solito e ha fatto la terribile scoperta: la piccola Perla senza vita nella vasca da bagno e la moglie in uno stato confusionale sul letto. Solo la madre è sopravvissuta, mentre per la bambina non c’era più nulla da fare al suo arrivo.

Li conosco da sempre, persone splendide […], tutti noi, istituzioni comprese, dobbiamo chiederci se abbiamo fatto abbastanza,

ha dichiarato il sindaco Francesco Bertino dopo la tragedia. I dati evidenziano che in Italia, dal 2000 al 2023, si sono verificati 535 casi di infanticidio, con le madri che sono per lo più responsabili di tali atti a causa di problemi psicologici e sociali.

Il caso più emblematico: Cogne

Un altro caso emblematico è quello di Annamaria Franzoni, condannata a 16 anni di reclusione per l’omicidio del figlio Samuele Lorenzi, di 3 anni. La donna, nel 2002, allertò le autorità dopo aver trovato il bambino agonizzante in camera da letto. Dopo indagini, emersero indizi contro di lei e fu condannata.

Trascorse 11 anni in carcere proclamandosi sempre innocente, affermando di aver agito in uno stato confusionale. Tale comportamento è stato osservato anche in altri casi come quello di Giulia Lavatura, Chiara Petrolini e Melissa Machado Russo.

Le storie più recenti: Giulia Lavatura, Chiara Petrolini e Melissa Machado Russo

Giulia Lavatura si è gettata dal balcone insieme alla figlia Wendy e alla loro cagnolina, causandone la morte. Chiara Petrolini ha sepolto due neonati dopo averli partoriti, sostenendo fossero nati morti. Melissa Machado Russo ha annegato la sua neonata in un bagno.

Una sintesi in tre punti dell’articolo

  • Tragedia a Nole Canavese: una madre affetta da depressione post partum annega la figlia di 10 mesi e tenta il suicidio.
  • Infanticidi in Italia: madri, spesso per motivi psichici e sociali, commettono infanticidi. Casi recenti e passati mostrano sofferenza e disagio.
  • Riflessioni: l’importanza del supporto sociale e istituzionale per le madri in difficoltà.