Le ultime tendenze di TikTok
Le tendenze di TikTok si evolvono rapidamente, e se non agisci in fretta rischi di perdertele. Ma ammettiamolo: restare sempre aggiornati può essere stressante. Ed è qui che interveniamo noi. Ogni mese ti aggiorniamo sulle novità di TikTok a livello mondiale, passando ore a scrollare per te.
“Quando sono inseguito da un serial killer”
Una tendenza inquietante ma sorprendentemente divertente sta spopolando su TikTok (il social dei contenuti brevi, immediati e coinvolgenti): immaginare come reagiresti se fossi inseguito da un serial killer, ovviamente con un tocco ironico. L’idea ruota attorno al principio del “solo risposte sbagliate”, invitando i creator a proporre reazioni esagerate, assurde o paradossalmente comprensibili in un contesto da film horror.
“Moai – La La La”
TikTok trasforma brani poco conosciuti in fenomeni globali, e stavolta tocca a una traccia EDM del produttore sudcoreano Moai. Il pezzo, inizialmente caricato su SoundCloud come parte dell’album Holiday Dance Wave, ha generato oltre 171.000 video grazie a un ritmo contagioso che ha ispirato una coreografia semplice e irresistibile.
“Oops”
Questa tendenza usa una colonna sonora drammatica di violino per mettere in scena un POV ironico. Il video inizia mostrando un ambiente qualunque, con un testo che espone un’opinione o un’affermazione apparentemente seria. Alla fine, la telecamera si “gira per sbaglio”, rivelando che chi registra ha un chiaro interesse personale nella dichiarazione, creando un effetto comico.
“Sono ancora Gibby”
Questa trend di TikTok si ispira a una scena iconica della serie iCarly di Nickelodeon, in cui Gibby, un personaggio eccentrico e sicuro di sé, risponde con un’indimenticabile frase: “Sono ancora Gibby”. La scena nasce da un’interazione in cui Gibby cerca di presentarsi a una donna che non lo capisce e, nonostante le barriere linguistiche, ribadisce con fermezza la sua identità.
“Suspect Challenge”
Un’altra tendenza popolare è la Suspect Challenge, che combina ironia e umorismo in uno stile da “roast”. In questa sfida, i partecipanti si comportano come “sospetti” in fuga, ma si fermano e si mettono in posa non appena una voce li descrive in modo imbarazzante o autoironico.